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martedì 27 marzo 2018

I miei mini sandwiches toad in a hole per il Club del 27.


Questo mese, al Club del 27, si parla di uova. Per la precisione trattiamo le ricette di un libro, “The perfect egg” di Teri Lyn Fisher e Jenny Park. Tante ricette belle, facili, veloci e davvero davvero buone. Io ho scelto di fare dei mini sandwiches molto carini e davvero gustosi, adattissimi ad un brunch ma anche ad un bouffet in piedi, magari non troppo formale. Troverete questa e tutte le altre ricette alla pagina del Club e vi consiglio di andare a dare un’occhiata, vedrete che non potrete fare a meno di rifarle tutte.



Mini sandwiches toad in a hole

Ingredienti (per4 persone)

8 fette di prosciutto crudo
8 fette di pane a lievitazione naturale lunga 10 cm e larga 15 cm circa*
½ tazza di burro non salato a temperatura ambiente
8 uova di quaglia*
8 fette di pomodoro (io ho usato un piccolo costoluto) spesso 1/2 cm circa
8 grandi foglie di basilico fresco
Sale e pepe nero macinato fresco

Procedimento

Preriscaldare il forno a 175°C. Disporre le fette di prosciutto in un unico strato su una teglia e cuocerle per 6 minuti circa. Quando diventa croccante metterlo da
parte e alzare la temperatura del forno a 190°C. Utilizzando un coppa pasta rotondo di 8 cm circa di diametro tagliare dei dischi dalle fette di pane (in tutto devono essere 16). Con un coppa pasta da 1 cm e ½ - 3 tagliare un cerchio più piccolo al centro di 8 dei dischi di pane in modo da ottenere delle fette con un buco centrale. Eliminate le parti centrali e imburrate le fette su entrambi i lati. Disporre le 8 fette intere in una padella, scaldata su fiamma alta, e tostarle su ciascun lato, girandole una volta fino ad ottenere una leggera doratura. Trasferire le fette tostate su un piatto da portata o in piatti individuali, distribuirvi sopra una fetta di prosciutto, una di pomodoro e una di basilico e tenere da parte. Tostare, a fiamma bassa, le fette con il foro centrale solo su un lato, capovolgerle e sgusciare in ogni foro un uovo trasferendo la padella in forno fino a cottura delle uova (circa 2 minuti o fino a quando gli albumi diventano bianchi). Trasferire le fette calde sopra quelle farcite, condire con sale e pepe e servire immediatamente.

*Le uova di quaglia possono essere sostituite da uova di gallina adeguando, ovviamente le proporzioni delle fette di pane utilizzandole intere e usando un coppa pasta da 4-5 cm circa per il foro centrale. Non saranno dei mini sandwich ma diventerà un pasto completo e sostanzioso.






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martedì 27 febbraio 2018

Il mio Dijion beef and mushroom per il Club del 27


Ed è di nuovo il 27! “Che novità!” direte voi. Già… il 27, ogni mese, è il giorno del Club. Quale? Non siete ancora abituati? Ma il Club del 27 (ovviamente)! E come tutti i mesi abbiamo una ricetta, tra tante, da scegliere e riprodurre. Questo mese tra zuppe asiatiche, spezzatini in pentola, tajine, sandwiches, pudding e chi più ne ha più ne metta, è stato davvero dura scegliere. “All in one pot” ovvero, tutto in pentola. E io avrei messo mano in almeno ¾ di tutto appena ho letto… diciamo anche tutto và! Poi, però, la scelta è stata inevitabile. Carne, funghi senape e timo… potevo fare altro? Ho cominciato a sbavare già da subito. Quindi… Dijion beef and mushroom fu! Uno spezzatino buono, cremoso e caldo, il classico confort food che piace sempre in ogni caso… a casa mia di sicuro è cosi visto che i piatti erano quasi immacolati dopo aver finito la cena. E di certo piacerà anche a voi ne sono sicura! A proposito, vi consiglio di fare un giro sulla pagina del Club del 27, troverete sia questa che tante altre ricette tutte da provare!



Dijion beef and mushroom

Tempo di preparazione: 1 ora e 30 minuti circa

Ingredienti (per 4 persone):

2 o 3 cucchiai di olio vegetale
450 g di funghi freschi tipo champignon, puliti e tagliati in quattro
1 cipolla tritata
3 spicchi di aglio tritati
700 g di lombata di manzo tagliata in pezzetti da 3 cm circa
½ cucchiaino di sale fino
¼ di cucchiaino di pepe nero
160 ml di brodo di carne
160 ml di vino bianco secco
3 cucchiai di senape di Dijon
1 cucchiaio di foglioline di timo fresco o 1 cucchiaino di timo secco
2 cucchiai di burro morbido
2 cucchiai di farina

Procedimento

Preriscaldare il forno a 180°C. In una casseruola che possa andare in forno, scaldare un cucchiaio di olio a fuoco medio-alto, aggiungete funghi, cipolla e aglio e fate cuocere mescolando per circa 6 minuti o fino a quando i funghi saranno teneri e cominceranno a brunire, poi trasferire tutto in una ciotola. Cospargere la carne con sale e pepe e nella stessa pentola fare scaldare un altro cucchiaio di olio sempre a fiamma medio-alta, rosolare metà della carne e trasferirla nella ciotola con i funghi. Ripetere il procedimento con la carne rimanente aggiungendo altro olio se necessario. Rimettere tutta la carne e i funghi nella pentola, aggiungere il brodo, il vino e la senape. Portare a bollore sul fuoco, mescolando per amalgamare. Trasferire in forno con coperchio per un’ora. In una ciotolina amalgamare il burro e la farina e aggiungere il composto alla carne, insieme al timo. Proseguite la cottura sempre in forno e a pentola coperta per altri 30 minuti o fino a che la carne non sarà tenera e la salsa leggermente addensata. Servite con pane tostato all’aglio, se gradite, foglioline di timo fresco e un contorno facile e veloce come delle verdure al vapore o un’insalata.






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venerdì 23 febbraio 2018

Così dall'India si levò un fil di fumo... i samosa come non si sono mai visti.


Non mi è mai piaciuto fumare! Per essere precisi mi sono sempre rifiutata anche solo di provare. Anche quando, da ragazzina, i compagni di classe cercavano di spronarmi con frasi tipo “la sigaretta ti fa più grande”. Come potrebbe poi, una sigaretta accesa tenuta tra le dita o peggio, tra le labbra “fare più grandi” ancora adesso mi sfugge! Ecco… allora sono riuscita a resistere, quel tipo di fumo proprio mi dà fastidio tutt’ora. Diverso è invece per la cucina… e cominciare a “fumare” in cucina posso solo dire che è una cosa che crea dipendenza, anche più delle sigarette temo! E la colpa è tutta della Greta De Meo, vincitrice della scorsa sfida dell’MTC e ideatrice della sfida n. 70, sfida secondo la quale ci siamo dati tutti all’affumicatura casalinga. Tecnica davvero affascinante questa, che ti prende la mano come poche altre cose! Praticamente ho cominciato ad affumicare di tutto (tranne figli e marito e cane!) e le idee fioccano che è una bellezza. Fidatevi se vi dico che si entra in una spirale senza fine ma è una spirale che ti avvolge di un enorme piacere, provate e vedrete se non mi darete ragione. Per i dettagli leggete “Le regole per un’affumicatura perfetta” e "Dry rub: i complementi essenzialidell’affumicatura” .
Tra le miriadi di prove che ho effettuato (con mio grande stupore, una più buona dell’altra!) ho optato per degli ortaggi di uso comunissimo inseriti in una ricetta che già da un po’ volevo provare e che, devo dire, ha avuto davvero un enorme successo. Non vi tedio più con gli sproloqui e vi lascio ad un angolino di cucina indiana un po’ rivisitata con la raccomandazione di non farvi spaventare da una tecnica che, magari, vi può sembrare complicata da realizzare in casa, credetemi che e molto più facile di quello che può sembrare. E lo sapete che non vi do mai consigli sbagliati vero?



Samosa vegetariani fumè

Ingredienti (per 14 pezzi)

Patate e cipolle affumicate

Precottura
1 cipolla media
2 patate grandi
1 foglia di alloro
3 bacche di cardamomo
6 grani di pepe nero
1 cucchiaino di curcuma
30 ml di gin
Sale

Affumicatura
Le patate e la cipolla precotte più una cipolla media cruda sbucciata
2 cucchiai di riso
2 cucchiai di tè nero
1 cucchiaio di zucchero di canna
3 bacche di ginepro
1 foglia di alloro
4 bacche di cardamomo
6 grani di pepe

Samosa
500 g di pasta sfoglia (qui la ricetta)
1 cipolla affumicata precotta
2 patate affumicate precotte
50 g di pisellini
2 cucchiai di olio di semi
½ cucchiaino di garam masala*
½ cucchiaino di cumino in polvere
½ cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di zenzero
La punta di un cucchiaino di peperoncino (Scotch Bonnet)
4 cucchiai di coriandolo (o prezzemolo) fresco tritato
Sale
Latte o uovo sbattuto per spennellare

Procedimento

Precottura
In una pentola portare a bollore dell’acqua con gli aromi e le spezie, salare e farvi cuocere per 10 minuti le patate e 1 cipolla sbucciate. Scolare appena passato il tempo di cottura e tenere da parte.

Affumicatura
Tostare pepe e cardamomo a secco in un padellino antiaderente e pestarli grossolanamente insieme al ginepro. Spezzare l’alloro e mischiare insieme al resto degli ingredienti. Formare un “cestino” con due fogli di alluminio e ricoprire con questo il fondo e le pareti di una pentola d’acciaio dotata di cestello per la cottura a vapore. Versare nel cestino di alluminio il miscuglio di spezie, tè e riso e portare la pentola su fuoco alto fino a quando, dal centro si alzerà una colonnina di fumo (ci vorrà all’incirca 10 minuti). Coprite con un coperchio e lasciate che la pentola si riempia di fumo. Nel frattempo bucate in più punti le patate, tagliate a metà le cipolle e mettete tutto nel cestello del vapore. Scoperchiare la pentola, inserire velocemente il cestello con le verdure e incoperchiare rapidamente. Abbassare la fiamma al minimo e lasciare cuocere per 20 minuti. Trascorso questo tempo, spegnere il fuoco e lasciare riposare, sempre coperto, ancora per 15 minuti.
Il tempo e il metodo di affumicatura dipende comunque dal risultato che si vuole ottenere. Qui si trovano le istruzioni dettagliate.

Samosa
Tritare la cipolla (precotta e affumicata) e tagliare le patate a cubetti. Scottare un paio di minuti i piselli in acqua bollente, scolarli e tenerli da parte. Scaldare l’olio in un tegame e fare dorare la cipolla con le spezie e un pizzico di sale. Aggiungere patate e piselli, coprire e lasciare cuocere per 10 minuti circa aggiustando di sale se necessario. A cottura ultimata aggiungete il coriandolo (o il prezzemolo), mescolare, spegnere il fuoco e trasferire il composto in una ciotola lasciandolo intiepidire. Nel frattempo accendere il forno portandolo a 200°C, stendere la pasta sfoglia e ricavarne dei quadrati di 10 cm di lato. Farcire ogni quadrato con una cucchiaiata di ripieno e richiudere i lembi a triangolo, sigillando bene i bordi aiutandosi con una spennellata di acqua se necessario. Spennellare la superficie con latte o uovo sbattuto e cuocere in forno statico per 20/25 minuti circa o fino a doratura della superficie. Servire caldi o tiepidi accompagnando da salse a piacere. Le più indicate sono speziate o piccanti. Quella di seguito è una mia versione.

Salsa rossa speziata
100 g di cipolla affumicata da cruda
50 g di concentrato di pomodoro
100 g di passata di pomodoro
½ cucchiaino paprika affumicata
½ cucchiaino di garam masala*
½ di cucchiaino di pepe di Cayenna
1 cucchiaino di zucchero di canna
2 cucchiai di olio vegetale
Sale

Tritare la cipolla e tenere da parte. Scaldare l’olio in un tegame basso e aggiungere le spezie facendole scaldare un po’. Unire concentrato, passata, zucchero e sale lasciando cuocere un paio di minuti aggiungendo qualche cucchiaio di acqua. Versare poi nel sugo le cipolle lasciandole cuocere 5/10 minuti (devono ammorbidirsi ma non cuocere del tutto). A cottura ultimata trasferire in una ciotola e servire. Se si preferisce una salsa più vellutata passare tutto al minipimer.

Il garam masala è un insieme di varie spezie tipica della cucina indiana e pakistana. Se si ha difficoltà a trovarlo lo si può preparare tranquillamente e in modo molto semplice in casa.

*Per il garam masala
10 bacche di cardamomo verde
6 chiodi di garofano
½ cucchiaino di pepe nero
½ cucchiaino di pepe bianco
½ cucchiaino di semi di cumino
1 bastoncino di cannella
¼ di noce moscata
¼ di cucchiaino di semi di coriandolo
1 foglia di alloro

Tostare a secco tutte le spezie, tranne l’alloro, in una padella calda a fuoco basso per 5 minuti circa, mescolando spesso e facendo attenzione a non bruciarle. A tostatura avvenuta trasferirle, insieme all’alloro, in un mortaio o in un macinino e ridurre tutto in polvere. Conservare in un barattolo con chiusura ermetica al riparo da luce, calore ed umidità.





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lunedì 30 ottobre 2017

I pasties autunnali

Girando per il web si fanno sempre “incontri” molto interessanti. Io, che cerco sempre spunti per imparare, potevo mai trovare qualcosa che esula dalla cucina? Non sia mai! Così mi ritrovo a scrivere, per la prima volta, di una ricetta che non conoscevo… non prima di “approdare” su Re-Cake 2.0 dove le admin, Alessandra e Giulia, scelgono mensilmente una ricetta e la rielaborano proponendola ai membri del gruppo che hanno la possibilità di sperimentarla riproducendola. Questo mese è la volta dei Pasties, uno street food tipico della Cornovaglia e solitamente ripieno di carne e verdure. Vista la stagione però Alessandra e Giulia hanno pensato di variare il ripieno e lo hanno “autunnizzato” con zucca e castagne. Il guscio è friabile e racchiude bene un ripieno soffice e particolare. A noi sono piaciuti molto, che ne dite di provare a farli? Non vi deluderanno!



Pasties con porri, zucca e castagne

Ingredienti:

Per la pasta
100 g di burro
400 g di farina 0
100 di burro
1 cucchiaino di sale

Per la farcia
300 g di porri
350 di zucca
25 g di burro
1 cucchiaio di farina
100 ml di Porto (o altro vino liquoroso)
300 ml di brodo vegetale
200 g di castagne cotte
1 cucchiaio di erbe aromatiche miste (rosmarino, salvia)
Sale, noce moscata e pepe

Per spennellare
1 uovo

Procedimento

La pasta.
Mettete il burro e la farina nel bicchiere del mixer e azionarlo fino a formare delle briciole. Aggiungete l’altra dose di burro e il sale e azionate di nuovo il mixer aggiungendo qualche cucchiaio di acqua fredda (6/8) circa, dipende dalla farina) e azionate di nuovo la macchina in modo da formare un impasto morbido ma non appiccicoso. Trasferire tutto su una spianatoia ed impastare fino a formare un impasto liscio e sodo. Avvolgere in una pellicola per alimenti e lasciare riposare in frigorifero per almeno 30 minuti (meglio se tutta la notte).

La farcia.
Mettete il burro in un tegame e farvi rosolare dolcemente i porri, lavati e affettati, portandoli a cottura aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio di brodo vegetale. Unire la zucca e cuocere per 5 minuti. Aggiungere la farina amalgamandola bene al resto, unire il vino lasciandolo ridurre della metà. Continuare la cottura per altri 5 minuti dopo aver aggiunto il brodo, unire le castagne sminuzzate, le erbe tritate e un pizzico di noce moscata. Aggiustate di sale e pepe, lasciate insaporire e trasferite in una ciotola lasciando raffreddare il tutto.

Composizione.

Lavorare l’impasto in modo da renderlo nuovamente plastico e stenderlo ad uno spessore di 5 mm.  Copparlo con un tagliapasta rotondo di circa 8 cm, mettere un cucchiaino di impasto su ciascun cerchio e chiudere a mezzaluna dopo aver leggermente inumidito i bordi per farli saldare meglio. Disporre tutti i pezzi su una teglia rivestita di carta forno e mettere a raffreddare in frigorifero per qualche minuto. Spennellare di uovo sbattuto e cuocere in forno a 180°C per 30 minuti circa.


NB: I pasties sono un classico street food inglese a base di carne e verdure e in genere hanno una misura che permette di poterli tenere con una mano. Coppati con dei cerchi di misura più piccola (come quelli sopra) permettono di farne un finger adatto anche ad un buffet, un aperitivo o anche come antipasto.



Con questa ricetta partecipo a Re-Cake 2.0 di ottobre.



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